“LA CASA DI CARLO”

  

“LA CASA DI CARLO” INAUGURATA IL 12 GIUGNO 2016 È UN PROGETTO FINALIZZATO A PREVENIRE E CONTRASTARE IL RISCHIO DI FENOMENI DI ISTITUZIONALIZZAZIONE DELLE PERSONE DISABILI IN STRUTTURE MEDIO-GRANDI E PROMUOVERE L’EMANCIPAZIONE DELLE PERSONE ADULTE CON DISABILITÀ DAI GENITORI/FAMILIARI.

FONTE ISTAT

  • I Servizi con oltre 30 posti letto in Italia rappresentano l’86% dell’offerta di servizi residenziali per persone con disabilità
  • Le soluzioni alternative come le CASE FAMIGLIA o le piccole comunità alloggio rappresentano il 3,7% del totale.

TECNICAMENTE “ LA CASA DI CARLO”

SI PONE COME INTERVENTO DI WELFARE GENERATIVO

Il Progetto è qualcosa che capovolge e rivoluziona l'approccio che fino ad oggi ha governato l'offerta di servizi residenziali per persone con disabilità, pienamente in linea con il DDL Nn. 2232 e 292-A- “DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ASSISTENZA IN FAVORE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE PRIVE DEL SOSTEGNO FAMILIARE” - (Dopo di noi)

La centratura della “CASA DI CARLO” è il SISTEMA DI RELAZIONI necessario per una buona qualità di vita e funzionale alla de-istituzionalizzazione.

Il progetto LA CASA DI CARLO è stato concepito come sostegno alternativo ai servizi residenziali in risposta ai differenti bisogni ed alle diverse aspirazioni personali e di vita delle persone con disabilità e dei loro familiari :

• il bisogno delle persone con disabilità di emanciparsi dai genitori

• il bisogno di sostegno residenziale da parte di genitori anziani con figli con disabilità

• il bisogno di nuovi spazi di accoglienza da parte dell’Associazione Amici del Tesoro chiamata a fronteggiare una crescente domanda di sostegno .

IL PROGETTO PREVEDE LA REALIZZAZIONE DI UN PERCORSO DI AUTONOMIA/DISTACCO DAI GENITORI IN UNA DIMENSIONE DI VITA BASATA SULLA CONVIVENZA DI TIPO “FAMILIARE”.

I percorsi che sostengono il nostro approccio non hanno una struttura standardizzata ma possiamo rintracciare in essi alcune costanti che ne caratterizzeranno i contenuti e le modalità operative:

• La costruzione di un dialogo con i genitori e i familiari delle persone con disabilità sulla possibilità di sperimentare forme temporanee di distacco dalla famiglia (dal sollievo, ad un nuovo progetto di vita)

• La sperimentazione di percorsi temporanei di con-vivenza (provare e riprovare…)

• La ricerca e la progettazione dei sostegni personali necessari per supportare la con-vivenza (cosa sostiene la qualità della vita… oltre la logica dello standard)

• La costruzione di un percorso di inserimento e re-inserimento sociale che valorizzi la possibilità di vivere rapporti significativi con la comunità locale e consenta con essa uno scambio che sia veramente e sinceramente inclusivo.

L’avvio però è partito dal basso, da una famiglia …

…la famiglia di STEFANO che ha donato questa Casa in memoria di Carlo , PADRE E MARITO ESEMPLARE BUONO E GENEROSO, affinchè il proprio figlio ed anche altre persone possano ri-trovare quel calore “familiare” quando i genitori raggiungeranno il cielo!

TESTIMONIANZA di Aurora Benetti vedova di Boscaini Carlo-GIUGNO 2016


Io e Carlo ci siamo sposati nel 1957 e siamo stati uniti per 57 anni. Nel ‘59 nasce il nostro primo figlio Renato che purtroppo all’età di 24 anni muore in un incidente stradale. Nel 63 nasce il nostro secondo figlio Stefano…un figlio speciale!Carlo faceva il contadino e quando i bambini erano piccoli io stavo con loro.
Poi ha cambiato lavoro: ha fatto il piastrellista per un po’, il netturbino e poi faceva i trasporti per una ditta gli elettrodomestici; quando la ditta è fallita si è messo a lavorare in proprio con un camioncino continuando a fare le consegne. Quando i bambini sono cresciuti un po’ anch’io ho cercato lavoro e ho fatto la governante presso una famiglia fino alla pensione.
Abbiamo lavorato tanto io e Carlo, facendo molti sacrifici per la famiglia e dopo la morte di mio figlio Renato sono iniziate le preoccupazioni per Stefano…il nostro figlio speciale! Perché se c’è un fratello pensi che un domani, in qualche modo lui si occuperà del “fratello speciale”, ma quando restano solo i genitori diventa una grande preoccupazione e un pensiero fisso che ti lacera il cuore e la mente e non ti da tregua… anche perché Stefano non sta bene in mezzo a tanta gente…ha bisogno di ambienti piccoli soprattutto ha bisogno di mantenere le sue sicurezze e certezze e abitudini altrimenti tende ad isolarsi.

E così assieme a Carlo per tutta la vita …”meti via e tien da conto…per il nostro Stefano e per il suo futuro. Da qualche anno, con Carlo avevamo iniziato a pensare seriamente al “dopo di noi” anche perché l’età avanzava… Questo sogno Carlo non ha potuto vederlo realizzato perché ha raggiunto Renato un anno fa e allora con l’aiuto della tutrice che è sempre stata per noi una figlia regalata, abbiamo deciso di realizzarlo e sono convinta che Carlo dal cielo è sempre stato vicino a noi.
LA CASA DI CARLO sarà per il mio Stefano la sua “famiglia” quando io non ci sarò più ma è anche un dono alla comunità di San Giovanni Lupatoto voluto da mio marito e da me.
Nella nostra vita abbiamo sempre affrontato insieme le difficoltà, uniti come coppia, come genitori e confidando nella fede. Carlo è mancato improvvisamente e l’idea che avevo con lui l’ho portata avanti. Carlo si è sempre impegnato in prima persona per la disabilità non solo per suo figlio; è stato il primo presidente e fondatore del Crescere insieme – Associazione di San Giovanni e da 12 anni ci siamo dedicati agli AMICI del TESORO- Onlus ; a loro lasciamo la nostra CASA DI CARLO ma soprattutto lascio a loro il mio Stefano e sono sicura che quando non ci sarò più , Stefano avrà l’amore di una nuova “famiglia”.

TESTIMONIANZA DI CARLO BOSCAINI – maggio 2013

PERFORMANCE TEATRALE INTEGRATA SUL TEMA DEL “CAMBIAMENTO”

Il primo grande ed importante cambiamento e’ stato quando mi sono sposato perche’ sono diventato il marito di una donna eccezionale che amavo e questo grande amore era ricambiato ; questo amore ha dato i suoi frutti con la nascita del nostro primo figlio che ha di nuovo cambiato la mia vita perchè, oltre ad essere marito, mi ha dato la possibilità di diventare padre e per una coppia questa e’ una cosa grande …

E’ arrivato anche il secondo figlio amato piu’ che mai ma … le cose cambiano nuovamente! Questo figlio fin dalla nascita ha dei problemi , nessuno capisce cosa sia e allora iniziano le corse da un medico all’altro, negli ospedali, con pochi miglioramenti e passa il tempo e arriva ancora un altro cambiamento amaro e doloroso per la perdita del nostro primo figlio, lasciandomi oltre al dolore, le preoccupazioni e i pensieri per il secondo, che non sa difendersi, non sa organizzarsi.

Sono arrivate anche molte domande: chi si occuperà di lui? Dove andrà a finire? Chi lo amerà come facciamo noi? … non dormivo più

Ma ecco che una porta si apre … mi sono fatto coraggio e ho chiesto ad una persona di occuparsi di questo figlio DOPO DI NOI … quando lo veglieremo dal cielo … Lei mi ha risposto sì e mi ha ringraziato per la fiducia data. Da allora mi sento sollevato da un grosso peso e pensiero perchè mio figlio certamente soffrirà per la nostra mancanza ma avrà al suo fianco una persona che lo tratterà come un figlio suo.

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